Fin dalle sue prime esposizioni nel 1975, Catherine Issert si è dedicata allo sviluppo di una programmazione artistica rivolta alla scena internazionale. Dal 1976 la galleria partecipa alla FIAC e da allora a Fiere Internazionali come Artissima, Art Genève, Art MonteCarlo e Drawing Now. Rappresenta un gran numero di artisti internazionali con i quali intrattiene forti relazioni nel tempo. Poche grandi correnti emerse a partire dagli anni Sessanta sono sfuggite alla sua attenzione; basti citare Support/Surface con l’apertura della galleria nel 1975, avvenuta con la complicità di Claude Viallat, allora 39 anni.

La Narrative Art con Peter Hutchinson, Fluxus con Robert Filliou nel 1981, l’Arte Povera con Pier Paolo Calzolari dal 1981, l’Arte concettuale con John M. Armleder, entrato in galleria con la mostra “Pitture e installazioni” dal 1986 e Olivier Mosset dal 1988, la Figuration free con Jean Charles Blais dal 1982 e l’Abstrazione geometrica con Michel Verjux, Felice Varini, Cécile Bart – François Morellet fedele alla galleria dal 1990: altrettanti internazionali con i quali continua una relazione, fino ai nostri giorni (FIAC 2019 « Hommage aux mages », John Armleder, Pier Paolo Calzolari, Robert Filliou, François Morellet, et Claude Viallat).

La galleria Catherine Issert si interessa fin dagli anni ’90 alle giovani generazioni emergenti.

Questi quattro decenni di selezione rigorosa sono stati un punto di forza per tessere legami con grandi artisti, ma anche con centri d’arte e musei nazionali, che regolarmente si fidano di lui: Musée national Fernand Léger – Michel Verjux (2010), Musée national Fernand Léger – John Armleder (2014), Fondation Maeght – Pascal Pinaud (2016), Hôtel de Caumont – Vladimir Skoda (2017) , Musée National Marc Chagall – Cécile Bart (2021) …

Ancora oggi attenta alla creazione contemporanea internazionale, la galleria Catherine Issert continua ad arricchire il proprio programma collaborando in particolare con l’artista coreano Minjung Kim o con l’artista ceco Vladimir Skoda.