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Les Capucins

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  • ‘The Fun Never Sets’, Eva Taulois, 2017. Photographie : ©f.deladerriere

    ‘The Fun Never Sets’, Eva Taulois, 2017. Photographie : ©f.deladerriere

  • Vista dell’esposizione L’espace du vide (Lo spazio vuoto), Christophe Cuzin, 2014 – Fotografia: Eric Tabuchi

    Vista dell’esposizione L’espace du vide (Lo spazio vuoto), Christophe Cuzin, 2014 – Fotografia: Eric Tabuchi

Questo centro d’arte contemporanea è nato nel 2009 con il progetto europeo SMIR (Spazi Multimediali per l’Innovazione e la Ricerca) finanziato nell’ambito della “cooperazione territoriale europea” del programma ALCOTRA (Alpi Latine Cooperazione transfrontaliera). Prima di integrare la cappella dei Cappuccini recentemente restaurata, sviluppa le sue attività, esposizioni e conferenze, all’esterno.

Nell’ottobre 2012, nasce una nuova programmazione. Lo Stato innova il suo sostegno in collaborazione con la regione Paca, il dipartimento delle Hautes-Alpes e la comune di Embrun.

Il centro d’arte contemporanea Les Capucins propone tra le quattro e le cinque esposizioni all’anno (di cui una all’esterno) che sono tratte da progetti specifici, tenendo in considerazione il luogo, la sua architettura, il suo ambiente e la sua storia.

Gli artisti sono invitati a lavorare sul posto, e ad avviare delle collaborazioni con associazioni e artigiani locali. Questa implicazione sul versante della produzione, associata a un lavoro di prospezione importante, permette al centro d’arte di posizionarsi, non come un semplice successore di ciò che è già stato esposto, ma all’inizio di una catena di diffusione. Mostrando in anteprima opere inedite, valorizza così la sua attività tanto per il pubblico amatoriale come per i professionisti dell’arte.

Parallelamente alle esposizioni e agli eventi artistici (performance, letture, concerti, proiezioni video…), i Cappuccini propongono incontri con professionisti dell’arte e anche proiezioni di documentari.

Chi visita le mostre non è mai lasciato solo davanti alle opere presentate, salvo che lo richieda, naturalmente. Un accompagnamento individuale è sistematicamente proposto.

Questo incontro non ha la forma di una visita propriamente detta, piuttosto di uno scambio, più spesso informale, riguardo le domande sollevate dall’esposizione. L’idea non è infatti quella di proporre una griglia di lettura già pronta, ma di avviare una discussione aperta e spontanea. Il centro d’arte intende così rendere i suoi progetti accessibili a un pubblico esteso, dagli iniziati ai semplici curiosi.

A cominciare dai più giovani, è per questo che viene messo in atto un programma di sensibilizzazione all’arte contemporanea in collaborazione con gli istituti pedagogici della città di Embrun e dei comuni limitrofi. Questa iniziazione si traduce in visite delle esposizioni, dei laboratori di arti plastiche e, dal 2015, una residenza di artisti in ambito scolastico.